I lingotti in oro sono molto più che semplici blocchi di metallo prezioso: rappresentano secoli di storia, evoluzione economica e fiducia collettiva. In questa guida esploriamo il loro percorso dalle tombe egizie ai caveau delle banche centrali, analizziamo le ragioni del loro valore e spieghiamo perché sono considerati un rifugio sicuro in tempi incerti.

1. Le origini antiche del valore dell’oro
Già intorno al 3000 a.C., gli antichi Egizi estraevano oro per creare gioielli, decorazioni funerarie e oggetti rituali: simbolo di eternità e potere — un valore che oggi chiamiamo “intrinseco”. Da allora, l’oro è stato utilizzato come mezzo di scambio nelle grandi civiltà, fino a diventare moneta ufficiale nel mondo greco-romano e bizantino, cementando il suo ruolo come riserva di ricchezza tangibile.
2. Il gold standard e le guerre monetarie
Nel XIX secolo, molte nazioni adottarono il “gold standard”, legando i loro cambi alla quantità di oro detenuta dalle banche centrali. Solo nel 1931 il Regno Unito e nel 1971 gli Stati Uniti abbandonarono questo sistema. Ciononostante, la fiducia nell’oro non svanì — anzi, aumentò durante le crisi, vivendo picchi durante le crisi petrolifere e la Grande Depressione.
3. Le crisi economiche e l’ascesa dell’oro
Nei momenti di tensione geopolitica o instabilità finanziaria, l’oro agisce come bene rifugio. Durante la crisi del 2008, il suo prezzo salì del 24 %, mentre i mercati crollavano. E ancora nel 2020, durante la pandemia, toccò nuovi massimi oltre i 2 000 $/oz.
4. Perché l’oro è un bene rifugio ancora oggi
- Valore intrinseco e scarsità: non può essere stampato e conserva la sua qualità nel tempo.
- Bassa correlazione con azioni e obbligazioni: quando altri mercati cadono, l’oro tende a resistere.
- Scelta delle banche centrali: molti paesi – Cina, India, Turchia – hanno ampliato le loro riserve fisiche per proteggersi dalle sanzioni o dal crollo delle valute.
- Protezione dall’inflazione: in epoche di svalutazione monetaria, l’oro mantiene potere d’acquisto — come negli anni ’70.
5. I lingotti in oro: formato e certificazione
I lingotti certificati secondo gli standard LBMA (“Good Delivery”) hanno peso tra 350 e 430 oz e includono numero seriale, purezza e marchio del raffinatore. Questo garantisce autenticità e facilita lo scambio a livello globale.
6. Rischi e considerazioni
Nonostante la solidità, anche l’oro può essere volatile e non produce reddito da solo, a differenza di azioni o obbligazioni. Inoltre, in passato i governi hanno imposto restrizioni: nel 1933 gli USA vietarono il possesso privato di oro, poi revocato nel 1975.
7. Che ruolo ha oggi nei portafogli moderni
Esperti suggeriscono di mantenere una percentuale tra il 5 % e il 10 % in oro fisico o ETF come componente di diversificazione e difesa patrimoniale. Inoltre, strumenti come gli ETF o lingotti allocati presso vault certificati offrono accesso facile e sicuro.
Approfondimenti interessanti
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